tag:blogger.com,1999:blog-57452122195893449902024-03-13T10:14:29.470-07:00Decidere la felicitàVoler essere felici è sempre una buona decisionepolimniahttp://www.blogger.com/profile/12207264148848199862noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-5745212219589344990.post-60519370441063818942016-03-06T03:01:00.002-08:002016-03-06T03:01:20.045-08:00L'effetto Zeigarnik e il portare a termine un progetto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-3ObxgbDDYAM/VtwJ3TkJlmI/AAAAAAAAANg/85vLYcGARWI/s1600/progetto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="378" src="https://1.bp.blogspot.com/-3ObxgbDDYAM/VtwJ3TkJlmI/AAAAAAAAANg/85vLYcGARWI/s640/progetto.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
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Non so quanti possano trovarsi nella mia situazione, ma io appartengo a quella categoria di persone che ha sempre il naso in mille progetti, che alterna il lavoro sull'uno e sull'altro, che vive con almeno due taccuini in ogni stanza, che non dimentica l'entusiasmo e la curiosità che ognuno di essi costantemente le provoca ma che può anche giungere a non sfiorarne alcuni per tempi lunghissimi, perché imprevedibilmente e pienamente assorbita da altri.</div>
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Sono sempre stata in un certo senso affezionata a questa mia caratteristica, eppure ho appena letto una cosa che mi obbliga a rivedere i benefici e i vantaggi effettivi di essa.</div>
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Ho infatti scoperto che esiste, in psicologia sperimentale, il cosiddetto "effetto Zeigarnik" (dal nome della psicologa russa che per prima ne condusse gli esperimenti relativi e giunse a codificarlo). In poche parole, si tratta della tendenza che ha la nostra mente a ricordare meglio e più a lungo un'azione o un compito, nel caso in cui essi siano stati interrotti. </div>
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Non riuscire a portare a compimento qualcosa che avevamo progettato verrebbe quindi memorizzato meglio perché non si è placata la tensione del 'fare'.</div>
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In effetti, io ricordo benissimo ognuna delle vie che negli anni avevo pensato-tentato-iniziato a percorrere, dal punto di vista professionale, ma A QUESTO PUNTO mi chiedo se la tendenza assoluta che possiedo al 'rimuginare' (sul rimuginio ho intenzione di tornare moltissime volte, in questo luogo, ma già sappiamo tutti quanto sia deleteria e autodistruttiva tale propensione della psiche...) non sia in parte dovuta - o collegata - a questa mia difficoltà/ritrosia nel 'portare a termine' qualcosa.</div>
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<br /></div>
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Le righe e le pagine che qui si trovano sono appunto la mia iniziale lotta a questa difficoltà/tentazione dell'animo. Ho deciso, ad un certo punto, di lottare. </div>
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Ancora una volta, una decisione.</div>
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<br /></div>
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(Del resto, i punti #12 e #13 della mia lista-manifesto sono i primi che avevo abbozzato quando iniziava a maturare l'idea di questo progetto)</div>
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polimniahttp://www.blogger.com/profile/12207264148848199862noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5745212219589344990.post-51317696828391505842016-03-01T10:24:00.002-08:002016-03-02T02:53:02.272-08:00Come riconoscere una buona decisione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-IuT2EObJT0E/VtbGAprGFMI/AAAAAAAAAMo/WGI_dJFmzQA/s1600/decisione%2Bmigliore.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-IuT2EObJT0E/VtbGAprGFMI/AAAAAAAAAMo/WGI_dJFmzQA/s640/decisione%2Bmigliore.jpg" width="426" /></a></div>
<br />
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Anni fa un'amica mi regalò uno di quei libri che - da eterna ed indomabile appassionata di narrazioni e letteratura - ho sempre disdegnato: il libro-manuale, quello che colleziona trucchi e strategie per portare il lettore a raggiungere un determinato scopo e che dispensa le sue perle di saggezza ai comuni mortali.</div>
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<br /></div>
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[OPS! Non mi sto forse ritrovando a fare qualcosa di simile <b>qui</b>, io? Sarebbe proprio meglio essere meno categorici ed intolleranti nei propri giudizi... anzi, quasi quasi vado ad aggiungere un altro punto alla mia lista...]</div>
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<br /></div>
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Dunque... dicevo...</div>
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<br /></div>
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La 'bellezza del riordino' (di cui prima o poi mi deciderò a scrivere l'inizio della storia) qualche settimana fa aveva annoverato fra le sue comparse appunto il manuale in questione. Nel senso peggiore: avevo deciso - amaramente riservando <u>soltanto</u> ad esso, tra il quasi-migliaio-di-libri che possiedo, tale destino - di indirizzarlo nella raccolta della carta.</div>
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<br /></div>
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Ciononostante...</div>
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... ho un marito che è un accumulatore seriale (il partner sulla carta peggiore per chi avesse deciso di avviarsi sulla via del minimalismo e dell'organizzazione inappuntabile di una casa): si affeziona agli oggetti, persino a quelli non suoi. Tralasciando le evidenze - ahimè innumerevoli - di come questa sua attitudine, lungi dall'essere soltanto una 'debolezza affettiva', abbia salvato l'economia della famiglia, evitando di dover correre a (ri)acquistare oggetti che egli aveva amorevolmente e spesso di nascosto sottratto alle mie grinfie e che, in momenti successivi ed impensati, si sono poi rivelati indispensabili... sì, insomma, tralasciando tutto ciò...</div>
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<br /></div>
<blockquote class="tr_bq">
... "Sei proprio sicura di volerlo buttare, quel libro? A me sembra interessante"</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
"E' pieno di massime new-age, di consigli per la meditazione, lo sai che non è roba che fa per me"</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia, ho permesso che stazionasse (il libro, non mio marito!) sul divano per qualche giorno. Forse per dargli un'ultima opportunità. Quella di farmi capire di che pasta fosse fatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi l'ho preso in mano, persino astiosa nei suoi confronti. Perché non si era lasciato <strike>espellere</strike> riporre nella carta straccia come avrebbe dovuto. Perché aveva fatto gli occhi dolci a mio marito, sperando così di salvarsi.</div>
<div style="text-align: justify;">
E mi sono ricordata che, all'epoca in cui l'avevo ricevuto in dono, sfogliandolo distrattamente ero rimasta colpita da un paragrafo. Un unico paragrafo. Sono andata a cercarlo e l'ho ritrovato.</div>
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E quindi, per quel solo paragrafo, ho deciso di tenerlo. Ho salvato il mio vecchio e mai-amato libro per poche, pochissime righe. Quasi una redenzione in punto di morte.</div>
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<br /></div>
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Eccole.</div>
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<br /></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
"Una decisione è buona quando nasce dalla vita; è cattiva quando nasce solo dalla testa. E quando nasce dalla testa, non è mai categorica, è sempre un conflitto. Le alternative rimangono ancora aperte e la mente continua a spostarsi da un lato all'altro. Il corpo è sempre qui e ora, la mente mai: e questo è il conflitto. [...] Quindi il corpo rimane nel presente, ma la mente continua a saltare tra passato e futuro, e tra i due avviene una frattura. [...] Per via di questa frattura, nascono ansie e tensioni." (Osho)</blockquote>
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Ne sono certa: le buone decisioni sono quelle che nascono dalla vita, che si impongono al modo in cui conduciamo le nostre giornate o vorremmo condurle. Che sovrastano persino ogni progetto, pensato e calcolato.</div>
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<br /></div>
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Essere felici è una decisione. La migliore. Perché è un'azione, generata da attitudini e comportamenti, non un pensiero creatosi nella mente.</div>
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<blockquote class="tr_bq">
<br /></blockquote>
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<br />polimniahttp://www.blogger.com/profile/12207264148848199862noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5745212219589344990.post-32885549137799817532016-02-28T06:56:00.004-08:002016-03-06T03:17:35.469-08:00Cinque modi per creare una stanza delle meraviglie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-IoxPNR_785Y/VtwRmCOLSWI/AAAAAAAAANw/4cZPpw2FYNw/s1600/7modi_2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-IoxPNR_785Y/VtwRmCOLSWI/AAAAAAAAANw/4cZPpw2FYNw/s640/7modi_2.jpg" width="426" /></a></div>
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Ieri sera è venuta a dormire a casa nostra un'amica della mia figlia minore. Dopo cena, si sono educatamente eclissate e ho cominciato a udire dei rumori, misti a risate, provenienti dal piano di sopra. Quando sono andata a salutarle per la notte, ho capito la ragione di quei suoni. Sul pavimento della cameretta avevano steso il piumone matrimoniale ormai un po' rinsecchito che io non uso più, al di sopra di esso la coperta con gli orsetti che accompagna mia figlia da quasi tutti i suoi undici anni, poi i sacchi a pelo, i guanciali... ma soprattutto erano riuscite a costruire - utilizzando le sedie della scrivania come appiglio per una coperta enorme di pile - un 'tetto' che andava a ricoprire tutta la zona sottostante!</div>
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Ho sorriso, dato il bacio della buonanotte e me ne sono andata. Felice.</div>
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<br /></div>
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E istantaneamente mi sono ricordata che due dei miei film preferiti - di quelli che avrei potuto usurare se contassi il numero di volte che ho schiacciato il tasto 'play' - sono: "Sapori e dissapori" e "L'amore non va in vacanza" (molto meglio il titolo originale, "The holiday"). In entrambi, vi è un momento nel quale la protagonista si ritrova - insieme all'uomo che lei intuisce potrebbe diventare parte del suo futuro e, soprattutto, insieme alle figlie, di lei o di lui - ad essere invitata all'interno di una... stanza delle meraviglie. Una stanza nella stanza. E, nel film, tutto si zittisce all'istante. Perché sappiamo bene, da adulti, che cosa ci siamo persi per strada.</div>
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<br /></div>
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Allora, in questo primo contributo della categoria "Il rifugio personale", ho voluto proporre cinque immagini (e mi sono dovuta a fatica imporre un limite all'avventura!) di luoghi da fiaba che è possibile creare all'interno della propria abitazione. Per avere il coraggio di sognare ancora.</div>
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<br /></div>
<b>#Idea n°1.</b><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-qIqrz5YMbUg/VtMIMjJ8m4I/AAAAAAAAALQ/2dU2qxKiH2s/s1600/prima.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-qIqrz5YMbUg/VtMIMjJ8m4I/AAAAAAAAALQ/2dU2qxKiH2s/s400/prima.jpg" width="283" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(via <a href="http://themetapicture.com/">themetapicture.com</a>)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
E' la versione basic della nostra 'stanza delle meraviglie', ma che atmosfera! Senza lesinare su coperte e lenzuoli, la sedia appunto come aggancio, e soprattutto... la luce da comodino ad illuminare un angolo. Un'allegra ed improvvisata confusione: il sogno di ogni bambino che si rispetti!</div>
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<br /></div>
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<b>#Idea n°2.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Q2USAS_wa5g/VtMHGOr4nII/AAAAAAAAALA/mPSS23JQugw/s1600/fiori.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-Q2USAS_wa5g/VtMHGOr4nII/AAAAAAAAALA/mPSS23JQugw/s400/fiori.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(via <a href="http://www.etsy.com/">www.etsy.com</a>)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Dall'improvvisazione ad una struttura che sembra progettata a tavolino: un teepee indiano ingentilito da dettagli floreali e cuscini rosati. Per sogni... alla luce del sole?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>#Idea n°3. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-mZNWNazcPOw/VtMGtqEPetI/AAAAAAAAAK8/N3tpCp61m6Y/s1600/lettino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-mZNWNazcPOw/VtMGtqEPetI/AAAAAAAAAK8/N3tpCp61m6Y/s320/lettino.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(via <a href="http://mommyshorts.com/">mommyshorts.com</a>)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Uno spazio tra il lettino e la parete, due barre a muro e una sul frontale, sulle quali fare scorrere o cadere tendaggi colorati. A completare, trapunte e cuscini per terra. Chissà mai che qualche mamma non possa utilizzarlo come luogo di sosta, durante qualche interminabile notte di febbri e nasini chiusi?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>#Idea n°4.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-w9whfOEZQ-E/VtMIpy1hlwI/AAAAAAAAALY/GkZjdSFjkYo/s1600/leggere.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-w9whfOEZQ-E/VtMIpy1hlwI/AAAAAAAAALY/GkZjdSFjkYo/s400/leggere.jpg" width="270" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(via <a href="http://www.decohunter.com/">www.decohunter.com</a>)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Basta poco per ricreare il sentore di una casa: un tetto sopra la testa. Se è leggero come un candido tendaggio, tutto quello che serve per completare l'opera è solo l'immaginazione. E il modo migliore per coltivarla, accrescerla, coccolarla e farla propria è da sempre soltanto uno: leggere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>#Idea n° 5.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Vik-qdHHGak/VtMHijEH0pI/AAAAAAAAALI/vSkSKa4cSek/s1600/ultima.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-Vik-qdHHGak/VtMHijEH0pI/AAAAAAAAALI/vSkSKa4cSek/s320/ultima.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(via <a href="http://www.brit.co/">www.brit.co</a>)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
E qui, in un certo senso, torniamo a dove eravamo partiti. In una versione più ingentilita, nella quale la luce avvolge tutta la struttura e la rende il luogo più incantato ed incantevole dove rifugiarsi per una notte intera. Magari con un libro tra le mani.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A conclusione di questo breve girovagare tra le immagini, mi chiedo davvero: "siamo sicuri che non lo vorremmo per noi stessi, noi gli 'una-volta-bambini', uno di questi luoghi delle meraviglie...?"</div>
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<br /></div>
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<br />
<br />
<br />polimniahttp://www.blogger.com/profile/12207264148848199862noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5745212219589344990.post-68982062516393404052016-02-25T10:28:00.004-08:002016-03-02T03:17:12.544-08:00Un buon inizio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-zQfTB_Ao7o4/VtbLqBxUT5I/AAAAAAAAANA/OidwZR_ZfQ0/s1600/strada%2Binglese.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-zQfTB_Ao7o4/VtbLqBxUT5I/AAAAAAAAANA/OidwZR_ZfQ0/s640/strada%2Binglese.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div style="text-align: justify;">
Come si inizia a prendere in mano la propria vita?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ricordando i punti #12 e #13 della lista, ecco allora una veloce anteprima degli argomenti su cui sarà interessante (e divertente!) lavorare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<ol>
<li style="text-align: justify;"><b>Liste per...</b></li>
<li style="text-align: justify;"><b>Scrivere di sé: chi sono io?</b></li>
<li style="text-align: justify;"><b>A home is not simply a house</b></li>
<li style="text-align: justify;"><b>La felicità tra le righe</b></li>
<li style="text-align: justify;"><b>La bellezza del riordino</b></li>
<li style="text-align: justify;"><b>Il rifugio personale</b></li>
<li style="text-align: justify;"><b>Creare è... un'arte</b></li>
</ol>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Liste per...</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Umberto Eco la chiamò la "vertigine della lista". Quella sensazione di smarrimento ma anche di euforia che ci coglie quando - nell'impossibilità di definire qualcosa per ciò che è - tentiamo di definirlo attraverso l'elenco delle sue proprietà, delle sue caratteristiche. O piuttosto, quando leggiamo o guardiamo il tentativo che altri hanno realizzato, attraverso le loro elencazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se esiste qualcosa che sembra sfuggirci e rimandarci ad una caccia infinita, questa è proprio la nostra vita, e allora... quale modo migliore di conoscerla ed interpretarla di uno che proceda avventurandosi per liste ed elenchi? Troverete suggerimenti per la stesura di liste di tutti i generi, elenchi tutt'altro che banali, a volte enigmatici, spesso imprevedibili, sempre illuminanti per la nostra vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Scrivere di sé: chi sono io?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Piuttosto che essere il timido ricordo sbiadito del diario che, durante la nostra adolescenza, tenevamo nascosto, scrivere di sé è un'azione che permette di estraniarsi o almeno allontanarsi dai problemi che ci sembrano spesso insormontabili, gettandoli su carta e affidandoli al tempo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma perché l'azione sia efficace, bisogna che proceda seguendo vie alternative rispetto alla classica "memoria": bisognerà, di volta in volta, trovare un punto di vista diverso dal quale poter riflettere sugli eventi che accadono.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>A home is not simply a house</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Ah! There is nothing like staying at home, for real comfort." Siamo ancora capaci di rendere vere per la nostra vita le parole di Jane Austen? E soprattutto di trovare le risorse, oggi, per poter affermare, come due secoli fa, che... non si vede l'ora di tornare a casa?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>La felicità tra le righe</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni libro, un'isola. Ogni isola, un tesoro. Tra le pagine che leggiamo si scopre sempre dove si dovrà andare a scavare, alla ricerca di noi stessi e della nostra felicità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>La bellezza del riordino</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mettere ordine intorno a sé significa desiderare l'ordine e la pulizia dentro di sé, inseguire una vita pulita e trasparente, radicata su ciò che consideriamo i nostri ineliminabili valori e non dispersa nella polvere del superfluo e dell'accessorio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Il rifugio personale</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una stanza microscopica, dove facciamo confluire tutto il nostro mondo, un angolo vicino ad una finestra, l'albero verso il quale camminiamo ogni giorno... dettagli di cui andiamo in cerca o che ci costruiamo quando abbiamo bisogno di zittire il brusìo che ci riempie la testa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Creare è... un'arte</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non è necessario avere un talento manifesto per trovare il coraggio di affidare alle nostre mani la richiesta di realizzare qualcosa di unico.</div>
<br />
<br />
<br />polimniahttp://www.blogger.com/profile/12207264148848199862noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5745212219589344990.post-61703471958883851432016-02-20T02:34:00.001-08:002016-02-24T10:12:59.186-08:00Dedica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-aM84YQcut1k/Vsyq4yEepnI/AAAAAAAAAIk/wglvzVtGqRg/s1600/uno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-aM84YQcut1k/Vsyq4yEepnI/AAAAAAAAAIk/wglvzVtGqRg/s1600/uno.jpg" /></a></div>
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<br />polimniahttp://www.blogger.com/profile/12207264148848199862noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5745212219589344990.post-525190495104506022016-02-20T01:42:00.002-08:002016-03-02T03:49:24.421-08:00Una piccola lista di piccole (e grandi!) decisioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-OxLluFH8GPU/VtbTAkHcU6I/AAAAAAAAANQ/UbKyxhM2HhU/s1600/taccuino%2B%252B%2Bpc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-OxLluFH8GPU/VtbTAkHcU6I/AAAAAAAAANQ/UbKyxhM2HhU/s640/taccuino%2B%252B%2Bpc.jpg" width="640" /></a></div>
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Se è vero - ed è vero! - che la felicità è una decisione, allora c'è un verbo che dovrebbe essere il protagonista di questo percorso: il verbo 'fare'.</div>
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Sylvain Tesson scrive che "la felicità passa dall'azione: non bisogna aspettare di essere felici per agire, poiché è agendo che si diventa felici".<br />
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Essere felici dunque non è mai uno 'scoprirsi felici', così, di punto in bianco, per casualità, per fortunata congiuntura astrale... ma è 'diventarlo'. E 'diventare' è un verbo di movimento, di azione, implica uno sguardo verso qualcosa che ancora non possediamo e che vorremmo acquisire.</div>
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"Che cosa posso fare per...?" | "Come posso fare per...?"</div>
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Perciò ho pensato che il mio primo passo di un percorso verso la felicità dovesse necessariamente essere l'analisi di tutte quelle azioni - di quelle decisioni... - che vorrei tanto diventassero per me 'abitudine'.</div>
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Affinché io possa poi non dimenticarmele mai e, anzi, compierle sempre dimenticandomene!</div>
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Sull'argomento 'abitudine' penso che avrò modo di tornare più volte, però forse vale la pena iniziare ad ammettere che se esistono dei comportamenti più adatti alla persona che siamo, quella che crediamo di conoscere, quella che vorremmo diventare.... bè, allora questi rappresentano altrettanti piccoli passi verso la felicità.</div>
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Ciò che è interessante - ed anche triste - è che la maggior parte delle persone non si prende mai la briga di soffermarsi su una simile analisi, ritenendo che in un certo senso la vita sia altrove. Come se non fossimo responsabili, verso noi stessi, delle - piccole, immense, pesanti o dimenticate, consapevoli o meno - scelte che negli anni abbiamo compiuto.</div>
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E allora ho steso la mia personalissima <a href="http://unabuonadecisione.blogspot.it/p/la-lista.html">lista</a>.<br />
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Il mio manifesto per... un'estetica dell'esistenza.</div>
polimniahttp://www.blogger.com/profile/12207264148848199862noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5745212219589344990.post-73120542043272205262016-01-31T02:08:00.001-08:002016-02-23T10:35:54.872-08:00Scelte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-DsORKxn49nY/VsymfVWic-I/AAAAAAAAAIQ/9_GUgWJ0e2E/s1600/prova.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="456" src="https://3.bp.blogspot.com/-DsORKxn49nY/VsymfVWic-I/AAAAAAAAAIQ/9_GUgWJ0e2E/s640/prova.jpg" width="640" /></a></div>
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In un giorno uguale a molti altri, in una data che non è né il Capodanno né quella del mio compleanno, eccomi qui... a prendere la decisione di scrivere un inizio.</div>
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Scelgo allora di iniziare a mettere ordine ai miei appunti, ai testi e alle riflessioni che da qualche tempo si stanno accumulando sulla mia scrivania e nella mia testa. Perché già l'azione del fare ordine fuori di sé significa il desiderio di mettere ordine in quel 'qualcosa' di tanto più complesso, ingannevole, fugace che è la nostra persona.</div>
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E allora, insieme a tutti coloro che vorranno partecipare alla costruzione del loro 'qualcosa', dichiaro ufficialmente l'inizio del mio, del loro, del vostro...</div>
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... progetto Felicità<br />
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polimniahttp://www.blogger.com/profile/12207264148848199862noreply@blogger.com0