Una piccola lista di piccole (e grandi!) decisioni



Se è vero - ed è vero! - che la felicità è una decisione, allora c'è un verbo che dovrebbe essere il protagonista di questo percorso: il verbo 'fare'.

Sylvain Tesson scrive che "la felicità passa dall'azione: non bisogna aspettare di essere felici per agire, poiché è agendo che si diventa felici".

Essere felici dunque non è mai uno 'scoprirsi felici', così, di punto in bianco, per casualità, per fortunata congiuntura astrale... ma è 'diventarlo'. E 'diventare' è un verbo di movimento, di azione, implica uno sguardo verso qualcosa che ancora non possediamo e che vorremmo acquisire.

"Che cosa posso fare per...?" | "Come posso fare per...?"


Perciò ho pensato che il mio primo passo di un percorso verso la felicità dovesse necessariamente essere l'analisi di tutte quelle azioni - di quelle decisioni... - che vorrei tanto diventassero per me 'abitudine'.
Affinché io possa poi non dimenticarmele mai e, anzi, compierle sempre dimenticandomene!
Sull'argomento 'abitudine' penso che avrò modo di tornare più volte, però forse vale la pena iniziare ad ammettere che se esistono dei comportamenti più adatti alla persona che siamo, quella che crediamo di conoscere, quella che vorremmo diventare.... bè, allora questi rappresentano altrettanti piccoli passi verso la felicità.

Ciò che è interessante - ed anche triste - è che la maggior parte delle persone non si prende mai la briga di soffermarsi su una simile analisi, ritenendo che in un certo senso la vita sia altrove. Come se non fossimo responsabili, verso noi stessi, delle - piccole, immense, pesanti o dimenticate, consapevoli o meno - scelte che negli anni abbiamo compiuto.

E allora ho steso la mia personalissima lista.

Il mio manifesto per... un'estetica dell'esistenza.

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